Dopo l’appuntamento di Roma dello scorso ottobre, una marea rossa è quella che oggi ha solcato le vie del capoluogo campano per la grande manifestazione della Cgil e di tante, tantissime associazioni. In piazza lavoratrici e lavoratori, giovani e pensionati per ribadire il loro no alle scelte portate avanti dal Governo e per rivendicare diritti, politiche sociali, salari adeguati e sicurezza. Una mobilitazione per dire no all’autonomia differenziata e alla frammentazione del Paese e per difendere i valori della libertà e della costituzione.

Maurizio Landini

“Chi ha pensato di costruire la Costituzione, di realizzarla, ha pensato primo che era necessario sconfiggere il fascismo e il nazismo e secondo che si poteva dare un futuro all’Italia e all’Europa se si ricostruiva un Paese che aveva la capacità di mettere insieme le migliori culture: la cultura cattolica; la cultura comunista; la cultura socialista; la cultura laica; la cultura anarchica. Tutte le culture che hanno avuto la capacità di dire che al centro doveva esserci la persona, doveva esserci il lavoro, doveva esserci la democrazia, la libertà e la giustizia sociale. Questa è la bellezza della nostra Costituzione, ed è esattamente il contrario, consentitemi, di quello che oggi vuol fare il Governo che è in carica”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha esordito nel suo intervento conclusivo dal palco di Napoli, oggi pomeriggio.

“Chi governa – ha continuato - fa parte di quella cultura che non ha partecipato alla costruzione della democrazia e della Costituzione del nostro Paese, anzi se sono al governo è proprio grazie ai principi di democrazia che noi abbiamo costruito. Questo governo vuole cancellare, la bellezza della nostra democrazia e della nostra costituzione, in una logica che è inaccettabile perché non è la logica dell’ascolto del coinvolgimento e del riconoscimento delle diversità. È invece la logica del baratto e della spartizione del potere che sta tenendo insieme una maggioranza che altrimenti non terrebbe, e allora a te l’autonomia differenziata e a te l’indebolimento della magistratura, ma in questo modo chi pagherà queste scelte sarà il nostro Paese. Non possiamo permetterlo per questo utilizzeremo tutti gli strumenti democratici per fermare questa deriva .. (prosegue)”.

 l'intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini

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