L'agire contrattuale della Filctem Cgil sui temi delle pari opportunità e della violenza di genere.
La giornata internazionale della donna è, ed è sempre stata, un momento di attenta riflessione per tutto il movimento sindacale e per la Filctem Ggil. Per il sindacato dei lavoratori tessili, della chimica, dell'energia, dell'elettrico i diritti delle donne sono sempre stati, infatti, un principio imprescindibile di azione di primaria importanza all'interno delle tutele nel mondo del lavoro. I contratti nazionali e quelli di secondo livello sono l'emblema di questo agire. Ad ispirare queste posizioni sono molteplici ragioni, l'articolo 1 della Cgil recita "La Cgil ... Ripudia e combatte ogni forma di molestia, discriminazione e violenza contro le donne e per orientamento sessuale ed identità di genere" ed è per ogni iscritto un modo e un principio, al quale attenersi scrupolosamente, che definisce lo spartiacque per una definizione autentica di erga omnes in cui sono tenuti insieme la complessità e l'inclusione del mondo del lavoro con l'eterogeneità della vita. E con l'azione sindacale è allora possibile determinare regole e norme che possono aiutare a determinare progresso e avanzamento per ridurre il più possibile quelle diversità tra il momento della vita e quello del lavoro.
L'Europa, ancor ché fortemente articolata nelle norme dei diritti, nel lavoro presenta ancora nei fatti degli elementi di distorsione fortissimi tra gli uomini e le donne. Su tutti il Gender Pay Gap, che misura una differenza media di circa il 16% tra uomini e donne e che raggiunge vertici inaccettabili anche in paesi molto avanzati come la Germania, in cui queste differenze superano in media il 20%. Questi dati rappresentano un simbolo drammatico di quanto ancora ci sia da fare per rendere realmente egualitario il lavoro.
Una società quella Italiana in cui molestie e violenze sono ancora troppo presenti nei luoghi di lavoro per ritenerle episodiche e non occuparsene. Come del resto, purtroppo, anche il dato sulle violenze, all'esterno dei luoghi di lavoro, è allarmante. Basta ricordare il numero sempre crescente delle vittime. Il sindacato ha il compito di costruire norme e difese per rendere un posto di lavoro un luogo sicuro, una safe zone. Questo si rende possibile con articoli contrattuali che tutelano le donne e con azioni condivise con le controparti datoriali per costruire o migliorare Osservatori presieduti bilateralmente, luoghi di ascolto e altri momenti di confronto e studio, nei quali sono possibili anche attività di formazione per la costruzione e l'educazione di una coscienza nuova e più democratica del lavoro. Sono ambiti importanti che non devono essere sottovalutati. Ma non è solo quello che è stato fatto, in tutte le piattaforme di rivendicazione contrattuale che la Filctem Cgil sta contrattando è presente, e ben chiara, la volontà di compiere un balzo in avanti nel miglioramento dei diritti sulle pari opportunità. È importante determinare questo nei contratti nazionali di lavoro per rendere davvero estesi a tutte le lavoratrici e lavoratori questi nuovi diritti. Per questa ragione la Filctem Cgil si è impegnata a realizzare per l'8 marzo un manifesto che ricorda gli elementi di avanzamento contrattuale sui temi delle pari opportunità e della violenza di genere nei nostri maggiori contratti e in particolar modo nel contratto del settore elettrico che ha dato un input importante come modello di miglioramento per queste norme contrattuali. Anche Cgil, Cisl, Uil si sono impegnati per questa giornata producendo un manifesto con l'intento di valorizzare "Un Alfabeto delle Donne che attraverso alcune delle tante parole che lo rappresentano – scrivono le tre confederazioni nazionali - possa significare e riconoscere l'indiscutibile protagonismo delle donne nella vita di ognuno nel lavoro, nel sociale e nelle comunità. Un protagonismo che va valorizzato, rispettato e sostenuto ogni giorno, attraverso un linguaggio corretto, un'azione continua di giustizia sociale e il contrasto ovunque di ogni forma di violenza.