"È urgente la convocazione da parte del MiSE sia per quanto riguarda il Tavolo sulla chiusura del cracking di Porto Marghera, che sul Tavolo Nazionale sulla Chimica del Paese, istituito a luglio 2021 e mai convocato! Le due questioni sono fortemente intrecciate perché la chiusura dell’impianto veneto rischia di mettere in seria difficoltà le attività della chimica di base nel Paese, essendo le sue produzioni distribuite via pipeline a Ferrara, Ravenna e Mantova". Lo dichiarano le segreterie generali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil.
"Non comprendiamo - spiegano - il senso e la logica dell’incontro richiesto dal MISE alla società ENI/VERSALIS, con la presenza degli Assessori regionali dell’Emilia-Romagna e del Veneto, senza la presenza delle organizzazioni sindacali. Abbiamo più volte reiterato la richiesta di incontro e i lavoratori sono in attesa da mesi di sapere quale destino li attende. Ribadiamo la necessità della nostra presenza nell’incontro previsto per il 23 marzo e la definizione di appuntamenti successivi per i Tavoli previsti e su cui il MISE si era impegnato. In mancanza di risposte rapide ed adeguate - concludono - daremo luogo ad iniziative di mobilitazione generale nei territori e sotto la sede del ministero dello Sviluppo Economico".
"Dando seguito al Comunicato Stampa Unitario e in assenza di nuove indicazioni da parte del MISE, riteniamo necessario dare indicazioni alle strutture per organizzare presidi unitari sotto le Prefetture nella mattinata del 23 marzo": hanno aggiunto in una lettera i tre Segretari Generali.
"Tali iniziative - conclude la lettera -, a sostegno delle posizioni sindacali, rappresentano l’inizio di un percorso di mobilitazione che potrà prevedere ulteriori appuntamenti in occasione del confronto al MISE con la società ENI/VERSALIS".
