L’ Azienda ha presentato, nell’incontro con le rappresentanze sindacali il 4 febbraio, i suoi piani di azione strategica in Italia per rispondere alle stringenti richieste di sostenibilità economiche, ambientali e sociali che questo delicatissimo momento impone, verso i quali sta profondendo la quasi totalità dei suoi sforzi, intellettuali – di ricerca – economici. Eni ha ribadito il suo oramai irrinunciabile obiettivo di contributo al contenimento del fenomeno del global warming, riconfermando il suo impegno verso la neutralità carbonica dei suoi processi, con l’obiettivo al 2050 di essere produttore di energia e prodotti energetici solo da fonti rinnovabili.
In questo contesto, ha illustrato i progetti che accompagneranno la transizione verso la nuova Eni, e di cui è stato chiesto l’inserimento nel Recovery Fund. Illustrando le strategie e che vuole portare avanti nei settori strategici di sostegno alla mobilità, con i bio carburanti, prodotti energetici e servizi innovativi di cui a breve ci sarà necessità, dentro una logica di economia circolare con: l’aumento della capacità produttiva di HVO (biodiesel); la produzione di idrogeno da steam reforming con cattura della Co2; i processi di gassificazione per la produzione di biometano. Altro contributo importante, fattivo ed immediato nella lotta al global warming, è rappresentato dall’investimento che ci si propone di effettuare a Ravenna per lo stoccaggio e riutilizzo della Co2 (così come già sta avvenendo in altri paesi della Comunità Europea) sul quale ci sono riflessioni ulteriori, infatti, sia l’investimento su Ravenna che quello sulla trasformazione della raffineria di Livorno, sono stati al momento stralciati dal recovery fund.
Nei primi giorni di marzo, i Segretari Generali di Filctem, Femca e Uiltec incontreranno l’A.D. di Eni, sempre nell’ottica di quanto previsto nel protocollo di Relazioni Industriali, e saranno esplicitati i dettagli degli investimenti, all’indomani della presentazione del Piano Industriale di Eni al mercato. Dentro questa macro-presentazione dei nuovi assetti, coerentemente all’esigenza di rispondere ad un adeguato cambio generazionale, l’azienda ha altresì comunicato di avere in corso di progettazione un piano di gestione del personale atto a tale scopo, dichiarando la volontà di utilizzare lo strumento del contratto di espansione.
Le parti dandosi affidamento a lavorare congiuntamente su tali argomenti, si sono impegnate a calendarizzare una serie di incontri per affrontare nelle prossime settimane in modo concertativo tutti i singoli temi per svilupparne nel merito necessità ed opportunità.