Nella giornata di ieri si è svolto un incontro con la TRS Evolution, controllata del gruppo Trussardi, e i sindacati di settore Filctem-Femca-Uiltec in merito alla situazione in cui versa la stessa azienda.
La situazione dell’azienda
In una nota unitaria di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil si legge che “Dal confronto, tenutosi a due mesi esatti dalla sottoscrizione della cassa integrazione straordinaria, è emerso il perdurare della situazione di criticità che sta attraversando il gruppo, con numerose perdite economiche, alle quali il fondo di proprietà dello stesso gruppo sembrerebbe non essere nelle condizioni per porre risanamento con nuove iniezioni di liquidità. La società ha comunicato la continua ricerca di partners commerciali che siano nelle condizioni di acquisire il marchio, ma che allo stato dell'arte non ha trovato alcuna finalizzazione.
Inoltre – prosegue -, TRS Evolution ha dichiarato di aver proceduto alla richiesta di composizione negoziata, una misura protettiva che consente alle aziende, che si trovano in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, di perseguire il risanamento dell’impresa con il supporto di un esperto indipendente che agevoli le trattative con i creditori e altri soggetti interessati. Ad oggi, il gruppo perde 20 milioni di euro su un bilancio complessivo di 65 milioni. Per lenire parzialmente a questa perdita hanno provveduto al taglio di spese extra per un valore di 15 milioni. Inoltre, hanno proceduto alla chiusura di alcune filiali fuori dai perimetri nazionali (Polonia, Repubblica Ceca e Austria) con la previsione di chiuderne altre nel breve periodo (Francia, Spagna e Cina).
L'utilizzo della cassa integrazione straordinaria è più evidente nella sede amministrativa, mentre è quasi del tutto assente nei punti vendita. Il numero complessivo dei dipendenti risulta essere attualmente di 205 unità, in leggera flessione rispetto al passato, dovuto alle dimissioni di alcuni dipendenti. Comunicano infine che, alla data del 31 luglio, saranno chiusi definitivamente i punti vendita all'interno dei centri commerciali Porte di Roma a Roma e Il Centro ad Arese, con la relativa forza lavoro che sarà trasferita in alcune sedi limitrofe”.
Trussardi marchio italiano
“Trussardi è un marchio storico della moda italiana – fa presente Giordano Fumarola della Filctem Cgil nazionale - che per anni ha dato e continua a dare lustro al settore del fashion a livello mondiale. Per conseguenza non possiamo considerare la crisi che sta vivendo il gruppo come una delle tante crisi aziendali che purtroppo colpiscono quotidianamente il paese. Perché essa, non solo mette a repentaglio le 205 maestranze, ma rischia compromettere la tenuta di un sistema produttivo basato sul Made in Italy. Per questo ci muoveremo anche verso il MiMIT per valutare le condizioni sull’applicazione dei fondi per i marchi storici”: Ha concluso Fumarola.
Un nuovo incontro entro il 15 settembre
Filctem, Femca, Uiltec affermano che “Pur apprezzando l'impegno della società nel mantenere un corretto e proficuo sistema di relazioni industriali e pur consapevoli della drammatica condizione che si sta determinando, non possono accettare la continua chiusura dei punti vendita che non solo contravviene a quanto comunicato dall'azienda al Ministero del Lavoro in fase di sottoscrizione dell'accordo sulla CIGS, ma anche perché questo rischierebbe di creare una prassi pericolosa che potrebbe portare a successive chiusure di altri punti vendita con i relativi esuberi di personale. Crediamo che il percorso di salvaguardia di un marchio italiano come quello di Trussardi, debba passare anche e soprattutto per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. È fondamentale per cui attivare tutti i canali possibili anche con l'impegno diretto del governo attraverso, ad esempio, l'utilizzo del fondo per la tutela dei marchi storici di interesse nazionale”. Infine, le organizzazioni sindacali hanno richiesto di avere un nuovo momento di confronto e pertanto si è convenuto di calendarizzare un incontro per il 15 settembre.