Il piano di Eni Versalis non ha nulla a che fare con la chimica verde

Il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli, ha così commentato le affermazioni del ministro Urso

Marco Falcinelli

“Il Governo continua raccontare una storia che non esiste. Il piano presentato da Eni Versalis non ha nulla a che fare con la chimica green e la transizione verde, ma è solo un piano di dimissione della chimica di base che metterà a repentaglio la maggior parte dei settori industriali del Paese”. Così Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, ha commentato quanto dichiarato dal ministro Urso agli organi di stampa e alle agenzie questa mattina.

nota stampa

Ministro Urso

Il Ministro riguardo l'incontro atteso per lunedì prossimo 10 marzo al MIMIT ha, infatti, dichiarato di sperare "che ci sia un'intesa complessiva con sindacati e regioni interessate per una riconversione produttiva che ci consenta di essere primi attori in Europa sulla chimica green e su uno dei settori più competitivi della transizione verde".

Cgil

Anche la Cgil ha commentato le parole del Ministro. “La Cgil sarebbe pronta a firmare un’intesa sulla chimica se fossero salvaguardati gli interessi del Paese, il futuro della manifattura industriale e i lavoratori diretti e indiretti occupati nei petrolchimici. Se, invece, l’accordo ha come unico obbiettivo gli interessi economici e di profitto di Eni, continueremo a opporci convintamente”. Così il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo in merito alle dichiarazioni rilasciate in mattinata dal ministro Urso sulla vertenza Eni Versalis e sul tavolo convocato al Mimit per lunedì prossimo, 10 marzo.

“Non siamo in presenza di una transizione verso la chimica verde, come dichiara Urso - ha proseguito Gesmundo -, siamo semplicemente di fronte al fatto che Eni vuole chiudere gli stabilimenti di cracking, cosa che determinerà a catena la chiusura di tutti i petrolchimici. Inoltre, ricordiamo al Ministro che le emissioni totali di CO2 derivanti da questa operazione saranno maggiori di quelle attuali perché a quella rilasciata per la produzione in Paesi extraeuropei si dovrà aggiungere l’emissione prodotta per trasportare il prodotto in Italia”.

“Il Ministro Urso eviti di inventare progetti che non esistono. La decisione di Eni riguarda unicamente gli interessi dell’azienda, provocherà esuberi immediati, ridurrà la competitività del sistema manifatturiero del nostro Paese. In tutto questo il Governo che si dichiara sovranista aumenterà la dipendenza di materie strategiche dall’estero. Forse siamo semplicemente in presenza di un Esecutivo che non ha la forza per dire a Eni che non si può fare. Ma se lunedì non ci saranno risposte rispetto alle obiezioni che abbiamo mosso la mobilitazione continuerà e aumenterà di intensità, coinvolgendo l’insieme del settore chimico e dei lavoratori dell’indotto”: ha concluso il segretario confederale.

Presidio

Ricordiamo che in concomitanza con l'incontro di lunedì prossimo per la vertenza di Eni Versalis, la Cgil con organizzazioni sindacali di Filctem Cgil, Fiom Cgil, Filt Cgil, Fillea Cgil, Filcams Cgil ha convocato, dalle ore 14.30 in via Molise, davanti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, una manifestazione.

Per le stesse ore i sindacati di categoria Filctem, Filt e Fillea hanno di dichiarato sciopero per le lavoratrici e i lavoratori di Eni Versalis.