Lo scorso 18 marzo nella sede Romana di via Flaminia della Merck Serono, si è svolto il previsto incontro tra la Direzione Aziendale e le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil con le RSU e le organizzazioni sindacali territoriali dei vari siti, per definire il rinnovo dell’accordo integrativo scaduto a dicembre 2024.

Le criticità del contesto Merck Serono S.p.A., in particolare per il 2025, dovute al mancato lancio di due nuovi prodotti con conseguente spinta a un controllo dei costi come conseguenza degli investimenti effettuati di cui non si prevede ancora ritorno e, malgrado ciò, la tendenza aziendale positiva che ha permesso di ottenere buoni risultati produttivi e finanziari, hanno condizionato il confronto per il rinnovo dell’accordo di secondo livello scaduto lo scorso 31 dicembre.

Contenuti dell'intesa

Nonostante questa situazione, i sindacati hanno sottoscritto un accordo per il prossimo triennio 2025 - 2027 che prevede: 

  • l’aumento della base economica del premio pari al 7%;
  • l’aumento del contributo Fonchim a carico azienda dello 0,3%;
  • l’aumento della percentuale a carico azienda in caso di conversione del PDP in welfare che passa dal 10% al 20%;
  • l’introduzione di 8 ore di permesso retribuito per caregiver;
  • l’introduzione di 8 ore di permesso retribuito per accompagnare i figli per le vaccinazioni obbligatorie;
  • l’introduzione di 5gg di permesso genitorialità in aggiunta a quanto previsto dalla attuale norma di legge;
  • l’introduzione di 8 ore per attività di volontariato.

L’impegno politico a proseguire il confronto in materia di lavoratori con contratti di lavoro atipici (somministrazione) per ricercare soluzioni condivise finalizzate alla continuità occupazionale che si dovrà traduce in stabilizzazioni in seno a Merck Serono e alla equiparazione dei trattamenti economici e normativi.

Per quel che riguarda la parte normativa, inoltre, si è confermato quanto già definito negli accordi precedenti, come di seguito elencati:

  • il modello di relazioni industriali, l’osservatorio nazionale e le commissioni aziendali;
  • le quote di welfare da spendere nell’apposito portale 350 € per le categorie D-EF e 450 € per le categorie A-B-C;
  • l’assistenza sanitaria integrativa Faschim interamente a carico azienda a copertura del nucleo familiare per un valore di 363 €;
  • i permessi retribuiti precedentemente definiti;
  • le modalità di accesso al piccolo prestito aziendale di 7000 €;
  • la banca ore solidale;
  • il lavoro agile come definito negli accordi precedenti;
  • l’assicurazione professionale ed extraprofessionale.

Particolare valore riveste l’incremento relativo al contributo a carico azienda in materia di previdenza complementare Fonchim che passa dal 2,1%, previsto dal CCNL Chimico-Farmaceutico, al 2,4% con l’accordo integrativo Merck Serono.

Riteniamo che questo elemento contribuisce a garantire in prospettiva un miglior trattamento previdenziale delle lavoratrici e dei lavoratori più giovani pur implementando il trattamento economico accumulato nel fondo per le lavoratrici e i lavoratori più anziani.

“Riteniamo positivo il risultato raggiunto e soddisfacente dato l’ attuale contesto aziendale, nei prossimi giorni le RSU assistite dalle strutture territoriali provvederanno ad illustrarle e spiegare nel dettaglio i contenuti dell’accordo”: hanno spiegato in una nota Filctem, Femca, Uiltec


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