Energia, lavoro e ambiente sono i temi al centro di questa iniziativa patrocinata dal comune di Ravenna e che ha coinvolto tante realtà dai sindacati alle associazioni datoriali alle cooperative, tutti insieme per difendere le attività estrattive e le energie rinnovabili. L'emendamento al DL Semplificazioni, che riguarda il settore upstream, ha destato nei lavoratori del settore profonda e comprensibile preoccupazione perché si tratta di attività industriale di primaria importanza in cui Italia, ed Emilia-Romagna in particolare, sono all'avanguardia nel mondo, che offre lavoro a migliaia di persone, professionisti, tecnici e maestranze e sostiene migliaia di famiglie. "Non possiamo essere ostaggio - ha detto nel suo intervento il segretario generale della Filctem Cgil, Emilio Miceli, rivolgendosi alla piazza piena - di un continuo baratto tra un Tap e una Trivella a causa di promesse elettorali non esigibili e il 46% di risorse di gas dove lo prendiamo? Il governo perde sulla Tap e si vendica con le estrazioni. Ma è serio? Prima il referendum poi il decreto. In un'idea del mondo dove viene prima la comunicazione e poi la realtà, ci vuole più concretezza. Qui c'è l'eccellenza ed è il luogo dove si rispetta meglio l'ambiente"
Piazza del Popolo era piena di lavoratori dell'energia, di sindacti, rappresentati dell'industria e gente comune giustamente preoccupata degli effetti e delle ricadute sulla sovranità energetica e sul lavoro che decisioni del genere possono generare. Oggi i lavoratori dell'upstream e dell'estrazione si sono sentiti meno soli, consapevoli che la loro è una battaglia giusta per lo sviluppo del paese e per l'ambiente.
Le parole del segretario henerale della Filctem Cgil Emilio Miceli Video Cgil Ravenna le Foto