“Nella sua replica, Hera conferma quanto da noi evidenziato durante gli ultimi incontri sindacali: l’aver orientato il proprio indirizzo industriale ed economico a favore dell’affermazione commerciale e finanziaria. Ne è una recente e ulteriore prova il forte esborso di risorse economiche per l’aggiudicazione di sette lotti nella gara per il ‘Servizio a Tutele Graduali’, nonché l’erogazione di un extra-dividendo, che pare teso a compiacere la comunità finanziaria, composta anche da fondi speculativi privati internazionali. È evidente che Hera non vuole rispondere alle richieste di miglioramento dei servizi erogati alle comunità locali, nonché agire a favore del personale diretto e dell’indotto”. Lo scrivono in una nota i sindacati Fp Cgil, Filctem Cgil, Uiltec, Uiltrasporti, Flaei Cisl, Fit Cisl, Femca Cisl, Fiadel, e il coordinamento Hera Rsu.
Dichiarazioni di Ilvo Sorrentino, segretario nazionale Filctem Cgil (6 Feb.)
“Ricordiamo al Gruppo Hera che le ingenti risorse distribuite, infatti, derivano in parte anche dai tagli sul personale diretto e dal risparmio sul costo del lavoro, generato dal continuo ricorso ad appalti e subappalti. Tagli ed esternalizzazioni – ribadiscono – stanno causando un depauperamento del valore del lavoro che genera un peggioramento del servizio alla comunità. Ribadiamo la ferma volontà di arginare questa deriva puramente finanziaria e chiediamo anche alla Proprietà Pubblica: è meglio optare per la logica dell’extra-dividendo sempre crescente o per un servizio e un lavoro di qualità per la cittadinanza, i dipendenti e l’indotto?”.
“Il sindacato sollecita risposte e dice basta alle perdite di tempo: chiediamo con forza un vero cambio di rotta dell’azienda, uno stop alle attuali riorganizzazioni esasperate e pensate solo per ridurre il costo del lavoro, e risposte sui perimetri di applicazione contrattuale coerenti ai servizi gestiti, sui processi di reinternalizzazione, sul miglioramento delle condizioni dei lavoratori in appalto, sull’integrazione degli organici attraverso un più puntuale turn-over”. “Il Gruppo Hera – conclude la nota – ha spinto il sindacato alla rottura: vorremmo pensare non sia voluta. In ogni caso, ribadiamo a tutti, segnatamente alle amministrazioni locali e alle comunità, che i sindacati sono assolutamente disponibili a un confronto serio e costruttivo”.