Questa mattina a Roma, dopo 8 mesi di commissariamento della Sogin scelto dal Governo “Draghi”, i lavoratori dell’azienda con le RSU delle centrali e degli impianti, le rappresentanze sindacali territoriali e la segretaria nazionale della FILCTEM CGIL hanno manifestato sotto il ministero dell’Economia e della Finanza, unico azionista del Gruppo, per portare all’attenzione del Governo e degli organi di controllo la grave situazione che sta vivendo l’azienda e sottolineare la preoccupazione sulla continuità operativa dell’azienda e sul mantenimento in sicurezza delle centrali e impianti nucleari.

“Il Governo faccia chiarezza sul futuro della Sogin”: ha esordito Alessandro Borioni, coordinatore nazionale Filctem Cgil, parlando alle lavoratrici e ai lavoratori in presidio davanti il Ministero.

Gallery del Presidio

PRESIDIO SOGIN

L’annullamento dei principali appalti finalizzati allo smantellamento del materiale radioattivo e alla realizzazione del deposito nazionale – ha proseguito Borioni-, stanno creando molti problemi. L’azienda è ferma, non ci sono attività rilevanti in nessun sito, persiste una grave carenza di personale, soprattutto nei territori, tanto da mettere in criticità la stessa gestione ordinaria e la messa in sicurezza degli impianti. Il Governo ha tolto dalla componente a2 della bolletta elettrica il finanziamento del decommissioning, scorporando la Sogin dal mondo elettrico e produttivo, lasciando l’azienda nel caos della fiscalità generale, mettendo a rischio la tenuta industriale e soprattutto la sostenibilità di un’azienda che deve smantellare e mettere in sicurezza il materiale nucleare presente nel nostro paese.”

“Il giudizio sull’operato dell’organo commissariale che non ha determinato quella discontinuità necessaria dalla gestione precedente, non ha saputo rilanciare l’azienda e tantomeno presentare un piano industriale adeguato è completamente negativo. Crediamo si sia giunti ad una situazione insanabile, ad una reale preoccupazione per il futuro occupazionale e per la dignità di centinaia di lavoratrici e lavoratori di Sogin e del suo indotto. Si sta mettendo a rischio la tenuta industriale dell’azienda e di ciò che rappresenta il nucleare in Italia, compreso il mantenimento in sicurezza degli impianti”: ha concluso Borioni.

Comunicato 


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