“La Corneliani ha una concreta speranza per il futuro, finalmente oggi si è giunti ad una proposta seria e spendibile per il salvataggio dell’azienda della moda mantovana, per le sue lavoratrici e per i suoi lavoratori. Il Fondo Investcorp, azionista di maggioranza, ha accettato le sollecitazioni pervenute nell’ultimo incontro tenutosi al MISE anche alla presenza delle organizzazioni sindacali e del ministro (da qui la repentina convocazione per la data odierna al ministero) e costituirà una NewCo con un investimento di 7 milioni di euro, continuando così ad investire e credere nella Corneliani. Contemporaneamente il Governo, attraverso Invitalia, verserà nella nuova società 10 milioni di euro”: hanno fatto sapere le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil questo pomeriggio, al termine dell’incontro con l’azienda e il Ministro Giorgetti tenutosi al ministero dello Sviluppo economico, sbloccando di fatto l’intervento previsto dall’art.43 del Decreto Rilancio.
“È questa una proposta positiva per la soluzione della vertenza – hanno commentato i sindacati -, che scrive un nuovo futuro per i tanti lavoratori della Corneliani, per la maggioranza donne, e che avrà ricadute positive su tutto il settore della moda. Un’azienda, lo ricordiamo, che è un’eccellenza dell’industria italiana e del Made in Italy. L’operazione – hanno fatto notare - dovrà concretizzarsi e concludersi entro il 15 aprile termine entro il quale l’azienda dovrà presentare al tribunale la domanda di concordato, che sarà, così come dichiarato al tavolo, ‘concordato con continuità lavorativa a controllo indiretto’ da parte di Investcorp tramite la New CO”.
“È necessario ora che l’azienda presenti il piano industriale di ristrutturazione complessiva, con particolare attenzione all’occupazione ed alle professionalità, che prevederà, tra le altre cose, anche un accordo con le organizzazioni sindacali, attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali, finalizzato ad una gestione equilibrata dei pensionamenti per un adeguamento della forza lavoro. Il tutto dovrà essere definito nuovamente al tavolo del MiSE con una nuova convocazione che dovrebbe arrivare prima di Pasqua”: hanno concluso le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec.