Si è svolto, il 19 febbraio scorso al MiSE, l’incontro teso a riaprire il confronto sulla vertenza ArcelorMittal e a discutere del futuro occupazionale e ambientale degli stabilimenti legati all’impianto manifatturiero siderurgico gestito dal gruppo franco-indiano. Al tavolo erano presenti i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil e le relative organizzazioni di categoria metalmeccaniche, elettriche e dei trasporti. Presenti, inoltre, il ministro del Lavoro Andrea Orlando e il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. La Filctem Cgil, nel suo intervento, ha messo in evidenza le sue posizioni circa le due vertenze che ci vedono impegnati da vicino: la centrale elettrica all’interno dell’impianto siderurgico di Taranto e il gruppo Sanac che, con i suoi impianti, produce i materiali refrattari per la produzione dell’acciaio di Ilva.
Ricordiamo che:
- La condizione della centrale elettrica all’interno dello stabilimento di Taranto, seppur legata agli asset produttivi dell’impianto siderurgico, deve essere considerata con le specificità del settore, un impianto di autoproduzione fondamentale anche per il riutilizzo dei gas siderurgici, che oggi ha diversi ritardi sui temi delle bonifiche e degli efficientamenti impiantistici.
- Per Sanac in A.S. è stato rimarcato il principio stabilito dall’accordo del maggio 2019, ovvero, sul passaggio della società e delle relative maestranze all’interno del gruppo ArcelorMittal, ad oggi ancora disatteso, ma altresì abbiamo richiesto un tavolo specifico, considerata anche l’imminente scadenza della garanzia fideiussoria del prossimo 31 marzo.
Inoltre, è stato sollevato il problema dell’integrazione salariale per i lavoratori collocati in CIGS. I ministri hanno preso atto delle situazioni descritte e hanno assunto un impegno al tavolo per il ripristino della suddetta integrazione da inserire come emendamento all’interno di uno dei prossimi decreti economici (nuovo decreto ristori o milleproroghe).
“Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro della vertenza, anche all’indomani della sentenza del TAR di Lecce che pone il tema dello spegnimento dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto”: hanno commentato i segretari nazionali della Filctem Cgil, Sonia Tosoni ed Ilvo Sorrentino, in un comunicato. “Riteniamo infine – proseguono i due -, che la risoluzione della vertenza, possa trovare il giusto orientamento se si ha la visione collettiva della stessa, tenendo conto delle peculiarità di tutte le realtà produttive che la compongono. Perché crediamo che la questione vada affrontata in un’ottica di più ampio respiro, che deve tenere conto delle prospettive e delle politiche industriali che questo Governo dovrà necessariamente affrontare”: hanno concluso Tosoni e Sorrentino.