“Dopo mesi di continui rinvii alle richieste di incontro avanzate dalle organizzazioni sindacali per affrontare le criticità sulle prospettive del sito di Catania, la società Wyeth Lederle (gruppo Pfizer) ha annunciato una procedura di licenziamento per 130 lavoratori con contratto a tempo indeterminato, oltre alla cessazione del contratto di somministrazione per altri 50 lavoratori e rinviando la decisione, nei prossimi mesi, per altri 60 lavoratori anch’essi con contratto di somministrazione”. Così oggi le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil in una lettera indirizzata On. Alessandra Todde, viceministro dello Sviluppo Economico, e alla dottoressa Chiara Cherubini.
“A seguito delle problematiche sollevate – proseguono i sindacati - e considerando la strategicità del settore, siamo a chiedere al MISE di farsi promotore di un urgente tavolo di confronto con l'azienda farmaceutica Pfizer che affronti il tema delle politiche industriali che questo Gruppo intende perseguire nel nostro Paese. In questi giorni – insistono - è iniziato un confronto territoriale che ha già assunto rilievo nazionale sui media. La situazione che si sta determinando nel territorio catanese è di estrema gravità sul piano occupazionale e sul piano sociale.
Anche in termini di prospettiva del sito permangono forti preoccupazioni perché oltre al ridimensionamento delle produzioni, gli annunciati 26 milioni di euro di investimento nel prossimo triennio vengono ritenuti insufficienti per garantire un reale rilancio produttivo del sito. Queste scelte, che stanno investendo la realtà di Catania, si sommano alla recentissima apertura di procedura di licenziamento per 128 posizioni degli Informatori Scientifici del Farmaco con sede a Latina e che si scontrano poi con i piani di investimento e di crescita occupazionale che il gruppo sta compiendo in una altra regione, ponendo quindi legittimi interrogativi sugli obbiettivi che Pfizer intende raggiungere”: concludono i sindacati nella lettera.