Sono 42 gli esuberi chiesti dal management del gruppo tessile Zucchi, esuberi che non trovano giustificazione data la domanda continua di manodopera proveniente da cooperative esterne. Da una parte aumento di manodopera esterna con l’utilizzo di straordinari, dall’atra la mancata trasformazione di part time in full time e, appunto, l’inconciliabile richiesta di esuberi.
Data la situazione in essere va aggiunto che la Zucchi si è rifiutata di utilizzare la cassa integrazione straordinaria, necessaria a determinare la ricollocazione dei lavoratori nelle aziende del gruppo. Questo non lascia altra scelta ai sindacati di categoria che aprire lo stato di agitazione con il blocco di tutti gli orari di lavoro straordinario e di tutte le flessibilità con assemblee da tenersi in tutti i luoghi di lavoro per decidere che tipo di iniziative intraprendere sulla base delle decisioni che prenderà l’azienda dopo la chiusura della cassa integrazione COVID-19 che, va ricordato, scadrà a fine anno.