Sindacati: “Significativi gli avanzamenti normativi che predispongono il contratto elettrico come uno strumento concreto per la Giusta Transizione”.
Dopo oltre sei mesi di trattative, nel tardo pomeriggio a Roma, tra le associazioni Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera, i rappresentanti delle maggiori aziende elettriche del paese come Enel, Sogin, Terna, GSE e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil, è stata sottoscritta l’intesa sull'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico (quasi 60 mila addetti interessati in circa 130 imprese), scaduto il 31 dicembre 2021.
Parte economica
Per quanto riguarda l’aumento complessivo (Tec) sarà di 243 euro nel triennio.
L'aumento medio sui minimi (Tem), che in alcun modo sarà soggetto agli scostamenti negativi dell’inflazione, è di 225 euro e distribuito in 4 tranche: 60 euro il 1° ottobre 2022; 65 euro il 1° luglio 2023; 65 euro il 1° luglio 2024; 35 euro il 1° ottobre 2024.
Saranno invece 15 euro destinati al premio di produttività erogato per 14 mensilità per 2 anni. Confermato il meccanismo di verifica degli scostamenti dell’inflazione, a fine triennio le quote relative alla produttività, potranno essere inserite nei minimi.
Il montante complessivo per il periodo di vigenza contrattuale sarà di 4750 euro.
Inoltre, 3 euro saranno invece a carico delle aziende per incrementare il welfare contrattuale.
Pe quanto riguarda la vacanza contrattuale il periodo dal 1° gennaio 2022 al 1° ottobre 2022 sarà coperto da una-tantum di 450 euro.
Aumenta l’indennità di reperibilità di 2 euro per ogni giornata (14 euro a settimana).
Gli incrementi economici complessivi derivanti da questo rinnovo, tenendo conto anche degli incrementi dell’indennità di reperibilità e delle retribuzioni degli apprendisti, superano il 9% nel triennio.
Dichiarazione Falcinelli
“Rinnovare un contratto nazionale di lavoro non è un compito di ragioneria, non si può realizzare con una calcolatrice, ma è il frutto di una negoziazione, una discussione di carattere politico che deve necessariamente tener conto del contesto generale e della situazione che ci circonda” così ha commentato il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli.
“Come categoria – ha continuato Falcinelli - abbiamo sempre affermato che per difendere il ruolo e il valore dei contratti nazionali di lavoro i contratti vanno rinnovati. È l’unico modo per difenderli da chi pensa che ormai il contratto nazionale non debba avere la sua valenza nel modello contrattuale di questo Paese. Chi pensava che in questa fase, stante l’inflazione, stente le difficoltà legate alla pandemia, stante le difficoltà legate alla guerra non era la stagione per rinnovare i contratti nazionali è stato smentito. E questo è stato possibile grazie anche ad una visione univoca delle tre organizzazioni sindacali per cui siamo riusciti a dare una risposta positiva ai lavoratori”.
“Oltre il valore economico di questa intesa – ha proseguito -, è l’averlo rinnovato questo contratto. Faremo una valutazione alla fine di questa stagione contrattuale, questo è il terzo contratto che rinnoviamo dopo il chimico e le miniere e abbiamo altri tavoli aperti per quanto riguarda l’energia e petroli e il gas acqua. Se riusciremo a rinnovarli bene tutti, ancora una volta, avremmo dimostrato che la nostra volontà e la nostra capacità di difendere i diritti e il potere di acquisto dei lavoratori in una situazione complessa per il Paese”: ha concluso Falcinelli.
Dichiarazione Landini
Roma, 19 luglio – “L’intesa sull'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore elettrico, che interessa quasi 60 mila addetti, rappresenta il raggiungimento di fondamentali obiettivi e rivendicazioni che, come Cgil, stiamo ponendo al centro della nostra agenda per i prossimi anni: aumento dei salari, occupazione stabile, sicura e di qualità anche per i giovani, lotta alle discriminazioni di genere, formazione permanente, tutela dell’ambiente”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Con questo rinnovo, infatti, - sottolinea il leader della Cgil - l’aumento dei salari sarà al di sopra dell’inflazione: in questo caso si tratta di 243 euro nel triennio con un incremento economico complessivo superiore al 9%. La Giusta Transizione è perseguita attraverso il diritto alla formazione per ogni lavoratore, per un totale di 40 ore minime, e con la riqualificazione e la ricollocazione del personale in caso di criticità conclamate, nonché con l’orientamento, la formazione e l’inserimento delle nuove competenze necessarie alla transizione energetica. La sicurezza sarà migliorata attraverso la riduzione dei carichi di lavoro e l’aumento dei riposi fisiologici per interventi notturni. Inoltre è stata migliorata anche la normativa sulla parità di genere e sulle misure di protezione per le donne vittime di violenza”.
“Questo risultato - conclude Landini - è la prova evidente dei risultati che le organizzazioni sindacali possono perseguire anche attraverso la partecipazione e la determinazione dei tanti delegati impegnati a difendere la centralità del lavoro e la sua qualità”.
Dichiarazione Congiunta
“Esprimiamo piena soddisfazione per il risultato raggiunto. Un rinnovo contrattuale nel segno della responsabilità e della transizione giusta, in un settore strategico per il Paese”, hanno commentano i segretari generale di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Amedeo Testa, Paolo Pirani. “I prossimi anni saranno determinanti per l’evoluzione economica dell’Italia, ed un settore come quello elettrico potrà contribuire, anche attraverso questo contratto, a superare la forte crisi in atto”: hanno concluso i tre leader sindacali.
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Parte normativa
La Giusta Transizione viene perseguita attraverso l’introduzione nel contratto del protocollo per la valorizzazione della Persona nell’impresa. Cresce il diritto alla formazione per ogni lavoratore per un totale di 40 ore minime. Vengono rafforzati i compiti dell’organismo bilaterale della formazione che rappresenterà uno strumento adeguato per la salvaguardia occupazionale, la riqualificazione e ricollocazione del personale in caso di criticità conclamate, l’orientamento, la formazione e l’inserimento delle nuove competenze necessarie alla transizione energetica.
Sul tema della sicurezza il presupposto sarà un cambio di paradigma dove si perseguirà la riduzione dei carichi di lavoro. Aumenteranno i riposi fisiologici per interventi notturni, verranno riconosciute giornate di permesso ulteriore e verrà migliorata la banca delle ore.
Per quanto riguarda il tema dei giovani lavoratori viene aumenta la retribuzione degli apprendisti: +6% il primo anno; +5% il secondo anno; +6% il terzo anno. Viene, inoltre, migliorata la tutela in caso di malattia grave dell’apprendista.
Le ferie inizieranno ad aumentare di un giorno a partire dal sesto anno di anzianità e non più dall’ottavo.
Per quanto riguarda il tema delle pari opportunità viene migliorata la normativa sulla parità di genere e sulle misure di protezione per le donne vittime di violenza di genere.
Sul tema della partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali saranno introdotte nell’intesa delle linee guida da attuare a livello di impresa.
Istituita la commissione sulle classificazioni che avrà il compito di predisporre entro un anno il lavoro di individuazione di tutti i profili professionali, nuovi e tradizionali, implementati dalla digitalizzazione per poi affrontare il tema della riforma del sistema classificatorio.
Per quanto riguarda l’Area specifica (istituita nel 2021 per ricomprendere le attività di efficienza energetica e di supporto commerciale ai clienti) è stato definito il criterio di calcolo degli incrementi salariali, così come è riconosciuto un importo sul premio di risultato che a fine contratto potrà consolidarsi nei minimi. Sono acquisite in modo adeguato tutte le innovazioni della parte normativa del contratto.
Nei prossimi giorni i lavoratori saranno chiamati nelle assemblee nei luoghi di lavoro per esprimere il loro giudizio su quest’intesa.
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