Dopo le assemblee nazionali congiunte della Filctem e della Fiom dello scorso 27 febbraio e l’iniziativa di Bari del 27 aprile proseguono gli incontri nei territori tra i due maggiori sindacati industriali e manifatturieri della Cgil. Mercoledì 17 maggio, oltre 250 tra delegate e delegati dei settori industriali e manifatturieri della provincia di Modena – metalmeccanico, ceramico, biomedicale e tessile – parteciperanno all’iniziativa dal titolo “Il lavoro industriale al centro del futuro del paese. Il futuro dei distretti modenesi”, presso la sede di piazza Cittadella, 36 (ore 9:00) promossa dalla Cgil di Modena insieme ai sindacati di categoria Filctem e Fiom Cgil.
Il focus di questa assemblea sarà sulle politiche industriali del territorio modenese ed emiliano-romagnolo, gli investimenti necessari per la transizione ecologica, digitale e tecnologica, la salvaguardia dell'occupazione in una fase che sarà caratterizzata dalla riorganizzazione delle filiere produttive. Con l'obiettivo di contribuire ad un percorso comune per valorizzare il lavoro industriale e rimetterlo al centro del dibattito pubblico e delle politiche del Governo, degli Enti Locali e delle Imprese.
Partecipano Daniele Dieci segretario Cgil Modena, Fabio Digiuseppe segretario Filctem Cgil Modena, Marco Falcinelli segretario Filctem Cgil nazionale, Giovanni Solinas docente Università di Modena e Reggio Emilia, Stefania Ferrari segretaria Fiom Cgil Modena e Michele De Palma segretario Fiom Cgil nazionale. È previsto il contributo video dell’assessore regionale Emilia Romagna Vincenzo Colla.
L’iniziativa sarà in diretta anche su Collettiva.it e sulle pagine Facebook di Cgil Modena, Fiom Cgil e Filctem Cgil nazionale.
L’analisi e la proposta politica si concentrerà sui distretti ceramico, biomedicale e tessile rispettivamente collocati nei distretti di Sassuolo-Scandiano, Mirandola e Carpi con 120 industrie ceramiche e 15.000 addetti diretti più la filiera produttiva per un totale di 35.000 addetti, 80 aziende biomedicali e 5.000 addetti tra diretti e filiera, e 600 imprese del tessile/abbigliamento con circa 5.500 addetti comprese le imprese finali e di subfornitura.
Per quanto riguarda il settore metalmeccanico in provincia di Modena, solo nell’automotive si contano oltre 15.000 addetti con aziende di grandi dimensioni come Ferrari e Maserati accanto a imprese di dimensioni medie e piccole. Il comparto meccano-ceramico ha circa 4-5.000 addetti, nel comparto macchine agricole grandi imprese come Cnh e Goldoni sommate all’indotto contano oltre 6.000 addetti. Importante anche la filiera di meccanica generale con oltre 10.000 addetti.
Nota stampa della Cgil di Modena
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