Si è svolta il 24 novembre l’iniziativa della Filctem Cgil “Transizione Energetica, Impatto Sociale”. L’iniziativa è stato un momento di riflessione sul nuovo salto tecnologico che determinerà la cancellazione di posti di lavoro ma anche lo sviluppo di nuova occupazione, e che l’Italia è chiamata ad affrontare per l’applicazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato recentemente dal Governo. Inedite condizioni produttive svilupperanno, infatti, panorami incerti su cui è necessario un approfondimento e un’appropriata azione sindacale. Inoltre, cuore di questo incontro è stata la volontà di articolare una riflessione che parta dai territori, su cui più di tutti insisteranno gli effetti della transizione ecologica, e che arrivi fino all’Europa.
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Dichiarazione Falcinelli
“È necessario mettere al centro dei processi di cambiamento energetico i lavoratori. Si parla della necessità della resilienza nel processo di transizione ai nuovi modelli, ma se le persone saranno marginalizzate in questo percorso il rischio è che si possa generare, invece, una resistenza”. Così Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, nel suo intervento al convegno.
“Il cambiamento - ha continuato il leader sindacale - si deve sviluppare in un processo di crescita generale. Abbiamo bisogno di un modello di sviluppo nuovo e migliore del precedente che, in tal senso, faccia i conti con la realtà industriale del nostro paese, sia i grandi player che le piccole e medie imprese, insieme sono il motore della nostra economia”.
“Per anni - ha fatto notare Falcinelli - i governi hanno finanziato il mercato delle fonti rinnovabili con il sostegno all’acquisto di queste tecnologie, quasi sempre di manifattura estera. Ma non abbiamo mai pensato di finanziare lo sviluppo di produzioni di queste tecnologie rinnovabili. Con questi finanziamenti non si è generato un solo posto di lavoro. Serve una politica industriale che porti allo sviluppo, nel nostro paese, di filiere in grado di produrre la tecnologia necessaria alla transizione”.
“Siamo stati spesso accusati d’essere distanti dai temi della sostenibilità. Ma la nostra è un’organizzazione con una profonda storia di lotta ambientale. Da Seveso in poi nei contratti che abbiamo sottoscritto, nazionali ed aziendali, abbiamo inserito norme che hanno anticipato di anni le successive direttive europee sull’ambiente”: ha concluso Falcinelli.
Programma ed interventi:
Ore 9.30 inizio della diretta
Relazione introduttiva di Serena Rugiero della Fondazione Giuseppe di Vittorio
Contributi video dalle Filctem Cgil:
di Alessio Vacchi, segretario generale della Filctem Cgil di Ravenna;
di Francesco Garau, segretario generale della Filctem Cgil Sardegna;
di Davide Camuccio, segretario generale della Filctem Cgil di Venezia;
di Giordano Fumarola, segretario generale della Filctem Cgil Taranto;
di Ida Salvago, segretaria della Filctem Cgil Ferrara;
di Vincenzo Amato, segretario generale della Filctem Cgil di Siracusa.
Contributi dall’Europa:
di Luc Triangle, segretario generale di IndustriAll trade union Europe;
di Jude Kirton-Darling, vicesegretaria generale di IndustriAll trade union Europe.
Tavola Rotonda con:
Andrea Bianchi, direttore generale ministero del Lavoro;
Davide Calabrò, HR e relazioni industriali di Eni Versalis;
Marco Falcinelli, segretario generale Filctem Cgil;
Emilio Miceli, segretario nazionale Cgil;
Serena Rugiero, ricercatrice della fondazione Giuseppe Di Vittorio;
Paolo Tomassetti, Marie Skłodowska-Curie Research Fellow, Università di Aix-Marseille;
Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente
Modera: Davide Colella, giornalista di Collettiva.it