Oggi a Sassuolo, Civita Castellana, Firenze, Imola e in tanti altri territori lavoratrici e lavoratori del settore della Ceramica hanno manifestato per rivendicare un rinnovo giusto del contratto nazionale di lavoro.
Ugo Cherubini, segretario nazionale della Filctem Cgil, dal presidio a Sassuolo
Sindacati
“Uno sciopero nelle aziende ceramiche con adesioni di oltre l’80% è la risposta degli addetti del settore che chiedono la difesa del potere d’acquisto dei salari”. Così le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno condiviso la soddisfazione per il grande successo della mobilitazione odierna.
“Una mobilitazione necessaria - hanno continuato - per far comprendere a Confindustria Ceramica e alle aziende del settore che, di fronte ad un costo della vita ormai insopportabile per gli effetti dell’inflazione, non indietreggeremo dalla posizione assunte nei 10 mesi di trattativa. Le persone nei presidi oggi pretendono giustizia salariale”.
“Siamo pronti a proseguire la trattativa, ma le controparti dovranno fare un passo indietro rispetto alle loro posizioni, ragionando di aumenti che rispettino le richieste e le aspettative dei lavoratori. Rivendichiamo il rispetto delle regole e ci aspettiamo l’accoglimento delle proposte normative presentate nella nostra piattaforma” hanno concluso Filctem, Femca, Uiltec.