Lo scorso 08 maggio si è svolto il previsto incontro annuale con l’A.D. di Eni, Claudio Descalzi, ed i segretari generali di Filctem-Cgil Femca Cisl e Uiltec-Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras unitamente alle segreterie nazionali e i vertici aziendali di Eni.
“L’A.D. – si legge in una nota sindacale - ha illustrato la strategia Eni per i prossimi anni e ha fatto il punto sulle attuali condizioni societarie alla luce degli attuali scenari di contesto sia nazionali che Internazionali”.
L’azienda
“L'azienda – prosegue la nota -ha confermato che il percorso del nuovo modello societario definito ‘Satellitare’, già realizzato con la società Enipower nel 2022, sta proseguendo sia con la già realizzata cessione del 7% di Plenitude, che di conseguenza ha raggiunto una valorizzazione di circa 10Mld, sia con un processo di advisoring in corso anche per Enilive. In tal senso Eni sta procedendo quindi con la strategia intrapresa, verso una prospettiva di crescita importante che ricomprende anche il percorso di decarbonizzazione.
L’A.D. ha ribadito che la strategia dell’Eni viaggia verso l’obiettivo di rafforzare il sistema energetico italiano in coerenza con i capisaldi dei processi di transizione ambientale senza per questo far pagare un prezzo a lavoratori e famiglie.
Eni punta a costruire importanti processi di diversificazione che, mantenendo la centralità dell’oil&gas, recuperi senza apporti finanziari esterni le risorse necessarie alla trasformazione della raffinazione tradizionale in bioraffinazione , che, dopo Marghera e Gela prosegue con Livorno e che vede Eni impegnata in progetti simili in Malesia e Corea del Sud”.
Oil&Gas
“La ricerca – continua la nota -, l’estrazione di olio e di gas e la sua lavorazione, la produzione di biocarburanti con la relativa commercializzazione, tutte le attività che ricomprendono il mondo Plenitude, hanno garantito comunque un ritorno economico positivo. Nonostante i prezzi del greggio e del gas si siano portati a livelli ben diversi dalla impennata del 2021/2022.
La situazione societaria presentata da Descalzi pertanto, indica come quasi tutti i business di Eni in questa fase, siano in forte espansione con importanti risultati”.
Versalis
“Una nota a parte va fatta per quanto riguarda la chimica di Eni, ossia Versalis. L’A.D. ha ribadito che gli alti costi di esercizio attribuiti sia all'alto costo dell'energia che, agli alti costi di lavorazione della materia prima, generano condizioni economiche che non consentono di competere nei mercati internazionali.
Ad aggravare la gestione complessiva di Versalis contribuiscono inoltre le stringenti norme europee legate al tema dell'utilizzo di prodotti di chimica di base di natura fossile nei processi produttivi e dell’alta tassazione applicata sulle emissioni di CO2 in fase di lavorazione dei prodotti.
Il bilancio di Versalis è quindi negativamente condizionato dalle perdite che nell’ultimo anno sono pari a oltre 700 mln e che nel medio periodo sono vicine ai 3 Mld. Eni, ha confermato la volontà di costruire un processo di rivisitazione degli assetti complessivi di Versalis e che, entro la fine del mese di giugno prossimo, le parti si incontreranno per la sua presentazione e per una valutazione di merito”. Insiste la nota.
Sindacati
“Consideriamo positivamente la parte di piano relativa all’oil&gas, la cattura e lo stoccaggio della CO2, la parte legata alla produzione di biocarburanti e di bioplastiche, lo sviluppo delle attività estere, ma non possiamo purtroppo esprimere la stessa valutazione per il settore chimico, in quanto continuiamo a ritenere come la chimica di base resti ancora un settore, con i giusti interventi industriali e soprattutto governativi, fondamentale per la filiera industriale del nostro Paese.
A tal proposito, siamo disponibili a costruire percorsi comuni ed azioni congiunte con i diversi livelli istituzionali per rilanciare la chimica di base e per salvaguardare gli attuali perimetri e i livelli occupazionali.
Normativa di difficile applicazione, tassazione solo europea con gli ETS, mercato delle materie con prezzi non equiparabili, non possono essere le sole argomentazioni per cui si chiede di rivedere il panorama chimico del Paese.
In attesa dei prossimi passaggi abbiamo chiesto che Versalis non prenda nessuna decisone operativa o gestionale che non sia stata prima condivisa con il sindacato”: conclude la nota.