Il 4 maggio scorso, i Segretari Generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, rispettivamente Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Paolo Pirani insieme al Presidente di Assovetro Confindustria Graziano Marcovecchio hanno scritto una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed ai Ministri Nunzia Catalfo (Lavoro) e Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico). Le Parti esprimono la loro più profonda preoccupazione – si legge nella lettera - per la tenuta di un settore strategico per l'economia nazionale quale è la produzione e la trasformazione del vetro, al servizio di filiere fondamentali per l'economia del Paese: farmaceutica, alimentare, costruzioni ed infrastrutture, automotive e trasporti, cosmetica e profumeria, allestimento d'interni ed arredo, prodotti per la casa, vetro artistico e lampade. Paventano, infatti, gravissime ripercussioni sulla continuità delle imprese del settore, sull'occupazione con il rischio di perdere migliaia di posti di lavoro e sugli assetti economici e sociali dei territori in cui la presenza delle vetrerie è più significativa. Chiedono con forza misure urgenti al Governo – prosegue la lettera - per la tutela e il sostegno alla continuità delle imprese che producono e trasformano il vetro; garantirne la preservazione degli impianti e il rilancio delle attività è condizione imprescindibile per difendere i livelli occupazionali. Emblematica è la situazione dei forni a ciclo continuo che non potendo essere spenti pena la perdita degli stessi, generano costi ingenti per consumi di energia e materie prime, stimabili in 70 mila euro al giorno per impianto, non riassorbibili perché manca la produzione.

Le linee principali di intervento che le Parti chiedono all'Esecutivo:

• Sostegno economico alle imprese / siti produttivi che si trovano in condizioni di produzione nulla o che hanno subito un prolungato periodo di fermo produttivo a causa della emergenza COVID-19, attraverso il ristoro dei costi per la preservazione degli impianti, nella considerazione che costituiscono asset strategici per il Paese, sia in termini di mantenimento dei livelli occupazionali, sia in termini di presidio di attività di base in condizioni di autosufficienza rispetto ai bisogni del Paese, e di produzione di un materiale essenziale, al servizio di moltissime filiere strategiche; senza trascurare che senza l'industria del vetro verrebbe a mancare una componente essenziale per realizzare gli ambiziosi obiettivi dell'Economia Circolare.

• Sostegno economico per la redditività delle imprese che, a seguito di forti cali di fatturato, a causa della perdurante emergenza dovuta all'epidemia da COVID-19, hanno subito e continueranno a lungo a subire perdite difficilmente recuperabili a causa della incomprimibilità dei costi operativi e dell'anomala operatività dei cicli continui.

• Agevolazioni tariffarie e fiscali a sostegno del comparto della trasformazione, ivi comprese le imprese del vetro artistico e le lampade, per scongiurare il rischio che comparti di grande tradizione e di elevato valore della manifattura italiana non riescano a sopravvivere a questa inaudita congiuntura.

• Estensione della moratoria sui prestiti e sugli affidi in essere e possibilità di rinegoziazione in senso meno oneroso dei finanziamenti attraverso preammortamento, almeno fino a tutto il 2021.

• Possibilità di ricorrere senza limiti e condizioni agli ammortizzatori sociali per far fronte all'emergenza occupazionale che dovesse derivare da riduzioni di attività durante la grave congiuntura che prevedibilmente si estenderà a tutto il 2020 ed oltre.

La lettera   Comunicato stampa  


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