“I fatti accaduti a Barletta lo scorso lunedì notte riportano dolorosamente alla memoria la tragedia del 2011, quando il crollo della palazzina di via Roma, sempre a Barletta, causò la morte di cinque lavoratrici. Una orribile tragedia che ha avuto il triste merito di portare alla luce un sistema di illegalità diffuso nel mondo delle lavorazioni tessili. La scongiurata strage di lunedì notte, che fortunatamente non ha riportato vittime, riapre una ferita mai completamente rimarginata in questo territorio, per la quale chiediamo a gran voce che gli enti preposti facciano rapidamente luce sui fatti e che rendano virtuoso un sistema di controllo che, a nostro avviso ancora oggi, risulta essere carente se non del tutto assente”. Così Giordano Fumarola della Filctem Cgil nazionale e Pietro Fiorella, segretario generale della Filctem BAT/FOGGIA, hanno commentato l’esplosione e l’incendio susseguitosi al maglificio di via Venezia a Barletta.

“Un’azione sinergica tra amministrazioni locali, enti di controllo e organizzazioni sindacali può portare al miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro e all’emersione del lavoro sommerso. Un’esperienza già consolidata in altre realtà che può essere proficua anche per la provincia di Barletta-Andria-Trani, rimasta purtroppo ancor oggi, incompiuta, anche per la mancata costituzione provinciale dell’Ispettorato del lavoro”: hanno concluso Fumarola e Fiorella.

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