Al tavolo di crisi tenuto in Regione, l’azienda ha confermato la volontà di chiudere lo stabilimento di Tito Scalo. Le parti aggiornate al 10 ottobre.

“Si apre un nuovo fronte di crisi nell’industria lucana. Nel corso di un incontro che si è tenuto nella sede regionale di Confindustria, a Potenza, una delegazione della Favorit, primaria azienda italiana controllata dalla francese Hamelin, leader nella produzione di cancelleria, ha comunicato la decisione del gruppo di chiudere lo stabilimento produttivo di Tito Scalo che impiega attualmente 41 addetti”.  È quanto dichiarano i segretari generali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, Francesco Iannielli, Francesco Carella e Giuseppe Martino unitamente alla Rsu di stabilimento.

“L’amministratore delegato Eric Joan – proseguono - ha giustificato la scelta con motivazioni legate alla riduzione dell'attività produttiva dovuta alla forte decrescita del mercato di riferimento, sia italiano che europeo, dei prodotti per ufficio. Inoltre, secondo l’azienda lo stabilimento si trova geograficamente in una posizione non centrale rispetto ai mercati di sbocco europei e per questo il gruppo ha deciso di concentrare la propria attività in altri stabilimenti. Una doccia gelata per i lavoratori e per i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che hanno invitato l’azienda a rivedere la decisione di chiudere lo stabilimento assicurando in qualche modo una continuità occupazionale, seppure in altre configurazioni, data anche l'esistente difficoltà di ricollocazione a causa del territorio e dell'età media dei lavoratori. Le parti si sono aggiornate al 10 ottobre”.

Nota stampa delle segreterie Filctem, Femca, Uiltec territoriali Basilicata 


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