Ieri, giovedì 26 gennaio presso la sede di Veneto Lavoro, si è tenuto alla presenza dell’Assessore Elena Donazzan l’incontro fra le organizzazioni sindacali di categoria e l’amministratore delegato Safilo Group Spa Angelo Trocchia con all’ordine del giorno “Aggiornamento situazione aziendale Safilo”. L’azienda ha comunicato, prima alla stampa poi ai lavoratori, di considerare lo stabilimento Safilo di Longarone (Belluno) e i suoi 472 lavoratori non più strategici. In passato l’azienda aveva informato tutti gli attori politico-economici e sociali che quel sito sarebbe dovuto diventare il ‘gioiellino della produzione in metallo’.
“È inaccettabile che la Safilo decida che lo stabilimento di Longarone non è più strategico in base alle strategie di mercato. Ed è inaccettabile che un’azienda, che nel 2022 ha aumentato il suo fatturato, si permetta di giocare con i destini di oltre 400 famiglie come se niente fosse. Respingiamo con forza ogni iniziativa dell’azienda in questo senso”, così la segretaria nazionale della Filctem Cgil, Sonia Paoloni, ha commentato la notizia.
“L’incontro ha aperto uno squarcio nelle relazioni industriali”: spiegano i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil del veneto in un comunicato.
“L’azienda – prosegue la nota - ha mancato di rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori, poiché nei precedenti incontri aveva sempre rassicurato il sindacato sostenendo la tenuta e lo sviluppo di tutti i siti produttivi veneti. Riteniamo questa una scelta ingiustificata, assurda e che risponde alla sola logica del profitto.
Oggi avremmo dovuto discutere del futuro industriale degli stabilimenti della Safilo in Veneto, della difesa dell’occupazione e della salvaguardia delle professionalità, delle competenze e delle maestranze. Invece ci troviamo di fronte il mancato rispetto degli impegni sottoscritti nel 2019 al MIMIT (ex MiSE) che stabilivano la gestione degli esuberi nei tre stabilimenti senza prevedere il disimpegno di Safilo Group Spa in nessuno dei tre stabilimenti in Veneto.
Qui gli interventi dei rappresentanti sindacali territoriali>