“Per la terza volta in poco più di un mese, dobbiamo purtroppo denunciare pubblicamente l'incoerenza delle scelte impartite dal nuovo vertice Enel rispetto agli affidamenti concordati negli ultimi anni. Quello che stiamo riscontrando è un cambio di paradigma; si sta passando da una visione estensiva e incrementale delle attività da svolgere e degli investimenti in infrastrutture, ad un approccio concentrato esclusivamente e in maniera miope al contenimento dei costi e all'efficienza operativa di cui già si riscontrano le prime conseguenze negative”. Così in una nota ai lavoratori Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil questa mattina.
“L’aumento delle esternalizzazioni – prosegue la nota - e il ricorso ai contratti di somministrazione nel Commerciale Rete (126 a serio rischio per i quali faremo ogni cosa affinché nessuno rimanga indietro, compresi quelli già usciti nel mese di agosto), sono fatti gravi e inaccettabili. Se continuerà questa politica di austerità imposta dal nuovo management è logico aspettarsi altre situazioni analoghe, come il riemergere delle preoccupanti ipotesi di esternalizzazione delle manovre e degli orari sfalsati nell’ambito di e-distribuzione. Un altro significativo segnale di questo taglio miope delle spese correnti è rappresentato dallo stato di manutenzione delle sedi di lavoro”.
“La contrazione sopra descritta sta provocando – si legge ancora -, ovviamente, anche un rallentamento degli investimenti. A farne le spese saranno anche circa 180 lavoratori diretti, più somministrati e indotto, della società Prysmian a cui Enel ha bloccato l'ordine di produzione e fornitura dei cavi di alta tensione, in quanto i magazzini di e-distribuzione sono pieni proprio a seguito della riduzione delle attività. Investimenti che trovano difficoltà nella loro attuazione anche a causa della carenza di personale. Cosa che continuiamo a denunciare in ogni occasione.
È possibile svolgere gli enormi investimenti previsti dal PNRR, di cui Enel è e sarà protagonista principale, con l’attuale personale? Ovviamente no!
Questo approccio che evidenzia scarsità di progettualità futura rischia di estendersi anche alle attività amministrative e impiegatizie. Le voci di corridoio su un ritorno al passato di forte contrazione dello smart working lasciano basiti. Ci chiediamo che fine hanno fatto le enunciazioni sbandierate in ogni occasione dai vertici del Gruppo sulla sostenibilità ambientale e sociale dell’impresa. Per Filctem, Flaei e Uiltec, l'accordo che regolamenta lo smart working in Enel, invidiatoci da molti, deve essere riconfermato così com'è e non accetteremo restrizioni di nessun genere.
In ultima analisi, ci chiediamo che fine stiano facendo i principi virtuosi contenuti nello Statuto della Persona, rispetto ai quali abbiamo cercato, fra mille difficoltà, di indirizzare la contrattazione in Enel negli ultimi periodi. A tal proposito vogliamo ricordare l’impegno a portare i positivi valori dello Statuto della Persona anche sul territorio, facendo progetti che non abbiamo solo il carattere della estemporaneità.
Lo ribadiamo: occorre un confronto urgente, a 360°, per conoscere in quale direzione intende andate il Gruppo Enel. Direzione che, auspichiamo, deve andare in continuità con le cose fatte negli ultimi mesi e soprattutto garantire gli sviluppi promessi. In caso contrario la parola passerà ai lavoratori che, come hanno già dimostrato, sanno bene quali azioni andranno intraprese per garantire un futuro degno ad una Azienda che in questo momento storico ha un ruolo ancora più strategico per il Paese e i suoi Cittadini.
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