“Positiva solo la dichiarazione di impegno per il pagamento dei salari di agosto, ma siamo completamente insoddisfatti per le risposte ricevute da parte della proprietà di La Perla. Frasi di circostanza quelle giunte dalla Proprietà sul futuro industriale del Gruppo e l’abbandono del tavolo di confronto di Lars Windhorst, senza ascoltare l’intervento del rappresentante del Governo sono un segnale di forte disprezzo verso le istituzioni presenti”. così Ugo Cherubini, segretario nazionale della Filctem Cgil, al termine dell’incontro di oggi pomeriggio al MiMiT per la vertenza del Gruppo La Perla e il futuro dei suoi 320 lavoratori.
“Abbiamo chiesto una rapida ripartenza della produzione - ha proseguito -, il tempo perso rischia seriamente di danneggiare il valore del brand La Perla, marchio di riferimento dell’intimo e della corsetteria in tutto il mondo. Il Governo, da parte sua, ha chiesto la presentazione di un piano industriale e riconvocherà entro la metà di ottobre un nuovo incontro chiedendo la partecipazione in presenza della Proprietà di La Perla”.
“Anche noi aspettiamo il piano industriale, ma immediatamente devono arrivare i finanziamenti già promessi necessari alla ripresa della produzione, non possiamo perdere altro tempo”: ha concluso Cherubini.
Le Lavoratrici di La Perla in presidio davati al Ministero
Gallery presidio MiMIT
Comunicato Filctem e Uiltec di Bologna “Mancano impegni chiari sullo sviluppo e rilancio del gruppo”
Filctem Cgil Bologna e Uiltec Uil Bologna e la Rsu del gruppo La Perla dichiariamo la parziale soddisfazione al termine dell'incontro presso il Mimit.
Dopo il ritardato pagamento della retribuzione di Luglio, avvenuta a poche ore dall'inizio del confronto previsto presso il Ministero del Made in Italy, a fronte della nostra stringente richiesta di informazione rispetto al puntuale pagamento della retribuzione di Agosto (che andrà in scadenza tra pochi giorni) l'azienda dichiara che procederanno senza ritardo; è evidente che tale rassicurazione sarà tale quando vedremo gli stipendi accreditati nei conticorrente dei colleghi.
Totale insoddisfazione invece rispetto alla strategia di sviluppo e di rilancio del Gruppo La Perla, indefinito il quantum e le tempistiche delle road maps di finanziamento da parte del fondo Tennor, presupposto indispensabile x riattivare seriamente la produzione e quindi per la definizione di un piano industriale e, conseguentemente, di un piano di finanziarizzazione dello stesso.
Il tavolo verrà riconvocato entro metà ottobre, con la richiesta del Ministero nei confronti dell'azienda di predisporre un serio piano di rilancio del Gruppo La Perla e del sito storico bolognese.
È evidente che se non verrà rispettato l'impegno del puntuale pagamento delle retribuzioni e della riattivazione della produzione, chiederemo al Ministero di anticipare l'incontro...anche perché i tempi sono strategici per evitare di disperdere le professionalità delle maestranze, sulle cui abilità si fonda il destino di La Perla.
Per Filctem Cgil Bologna Stefania Pisani
Per Uiltec Uil Bologna Mariangela Occhiali
Dichiarazione del segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo
“La Cgil nazionale sostiene la vertenza delle lavoratrici del Gruppo La Perla, che con la loro professionalità hanno consentito fino ad oggi all'azienda di continuare ad essere un brand di riferimento a livello internazionale per il settore tessile”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, dal presidio che si sta tenendo sotto la sede del dicastero del Made in Italy in vista dell'incontro ministeriale previsto per le ore 15.
“La miopia del management, che ha addirittura pagato l'ultimo stipendio con quasi un mese di ritardo, sta mettendo in difficoltà le lavoratrici e - prosegue il dirigente sindacale - sta compromettendo il futuro occupazionale e le prospettive di sviluppo di una realtà che è sempre stata apprezzata nel mondo”. Il segretario confederale della Cgil chiede poi all’azienda di “abbandonare ogni idea di speculazione finanziaria sulla pelle dei lavoratori” e la richiama “alla responsabilità sociale e di impresa”.
“Chiediamo al Ministro Urso e al Governo - conclude Gesmundo - di intraprendere ogni iniziativa utile per il rilancio dell'azienda, investendo sulla produzione ed evitando derive finanziare e speculazioni che rischiano di disperdere il know-how professionale e di affossare una realtà aziendale importante per l'industra tessile del nostro paese”.
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