Il Comitato Esecutivo di IndustriAll Europe, riunitosi a Stoccolma, adotta due documenti sulla crisi dei salari e dei prezzi dell'energia.
Lo scorso 24 e 25 maggio 2022, abbiamo partecipato a Stoccolma, in presenza, al primo Comitato Esecutivo di IndustriAll Europe post-pandemia. Un’occasione per tornare a incontrarsi e conoscere le nuove compagne e i nuovi compagni che si sono avvicendati nei sindacati nazionali nei due anni di discussioni a distanza.
Sia prima dell’inizio dei lavori e nelle pause, sia durante i lavori dell’Esecutivo, gli argomenti che hanno monopolizzato il dibattito sono stati la guerra e le sue conseguenze e i temi sindacali legati alla transizione, dopo il lancio la settimana scorsa a Bruxelles del “Manifesto per la Just Transition” di IndustriAll.
Sulla guerra è stata netta la condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, che vìola le norme di diritto internazionale, e l’espressione piena di solidarietà ai lavoratori e ai cittadini ucraini, anche con azioni concrete da parte dei sindacati nazionali e del sindacato europeo. IndustriAll, nel documento adottato, ribadisce la richiesta al governo Russo di rispettare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, insiste perché le truppe russe lascino il paese e perché venga messa fine alla violazione dei diritti umani e delle convenzioni internazionali. Ma industriAll chiede che la UE faccia tutto il possibile per raggiungere il cessate il fuoco e per avviare un processo di pace. In questa guerra, come in tutte le guerre, le maggiori vittime sono i civili innocenti, i lavoratori e le loro famiglie. Per industriAll l’unico modo per porre fine a questo orribile conflitto, alle morti e ai danni, è la ricerca ostinata di un dialogo di pace. Nel documento anche l’appello ai leader europei per interrompere questo confronto muscolare, evitare una nuova corsa agli armamenti a livello globale e la richiesta di tornare agli obiettivi di disarmo generale e controllato.
Il Comitato Esecutivo di IndustriAll Europe ha poi affrontato i temi dell’impennata dell’inflazione e della crisi dell’energia, definendo due documenti che assumono una posizione chiara sulla necessità di adeguati aumenti salariali e di una riforma radicale dei mercati energetici europei, avanzando anche precise richieste per far fronte all'attuale crisi dei prezzi dell'energia.
La ripresa economica post-Covid ha raggiunto buoni risultati, ma il tenore di vita si sta tuttavia rapidamente riducendo nella maggior parte dei paesi europei a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni di consumo. L’inflazione è alle stelle e i lavoratori subiscono una enorme contrazione del reddito, una situazione aggravata dalla guerra in Ucraina e dalle relative sanzioni. Con il 20% dei cittadini europei attualmente a rischio di povertà ed esclusione sociale, la precarietà è a un livello allarmante.
Il dibattito che su questi argomenti si è sviluppato in questi mesi all’interno di IndustriAll ha portato alla definizione di un documento politico, deliberato dall’Esecutivo. Nella sua posizione "Salari equi per una ripresa equa", industriAll Europe invita i responsabili politici e i datori di lavoro a garantire una ridistribuzione più equa per una ripresa per tutti.
Nel documento la critica sindacale al fatto che, nonostante i profitti record registrati da alcune società, non si prevede una crescita di salari nella maggior parte dei paesi europei. Invece, i datori di lavoro paventano una "spirale di inflazione salariale" e pretendono moderazione salariale, ma questa posizione ignora la circostanza che l'attuale incremento dell’inflazione non è alimentato dai salari, ma - come è chiaro a tutti -dai prezzi dell'energia. Invece di riconoscere ai lavoratori i giusti incrementi per i profitti che hanno prodotto durante la pandemia, le aziende stanno pagando dividendi record e riconoscendo pacchetti bonus ai CEO. Questo è inaccettabile, soprattutto quando le aziende hanno beneficiato del sostegno pubblico e dei programmi di mantenimento dei posti di lavoro.
Nel documento IndustriAll Europe ribadisce con forza che i salari dovrebbero svilupparsi in linea con l'inflazione, gli aumenti dei prezzi e gli incrementi di produttività.
Nel dibattito e nella elaborazione svolti in questi mesi da tutti i sindacati affiliati all’interno dei comitati permanenti e nelle reti di settore di industriAll, è stato dibattuto anche il tema della crescita esponenziale dei prezzi dell'energia, con la consapevolezza che non può essere affrontato solo con aumenti salariali concordati collettivamente, ma deve essere aggredito in modo specifico, sia per difendere il potere di acquisto dei salari, sia per difendere la capacità produttiva e i posti di lavoro. La discussione ha portato a predisporre e definire un documento articolato sui prezzi dell'energia, approvato in questo Esecutivo, attraverso il quale industriAll Europe chiede misure urgenti per proteggere posti di lavoro e lavoratori dall'impennata dei prezzi, oltre a misure a più lungo termine per costruire l'autonomia energetica dell'Europa su fonti energetiche nazionali decarbonizzate.
Il raggiungimento di questi obiettivi richiederà ingenti investimenti, un'ambiziosa strategia energetica e industriale a lungo termine e una profonda riforma del quadro della politica energetica dell'UE, che è troppo dipendente da meccanismi a breve termine e basati sul mercato.
Per industriAll un primo passo in questa direzione dovrebbe essere un cambiamento nel meccanismo di fissazione dei prezzi per evitare che il gas sia ciò che determina il prezzo dell'elettricità (proposta sostenuta dalla Filctem-Cgil insieme ad altre organizzazioni sindacali di diversi Paesi).
L’Esecutivo ha anche deciso di avviare una fase di confronto tra le affiliate, nell’ambito del Comitato di Contrattazione Collettiva, per definire le azioni di mobilitazione a sostegno delle richieste in merito alla pace, la tutela dei salari, le soluzioni ai prezzi alti dell’energia e la giusta transizione.
Nel corso dei lavori c’è anche stato un momento celebrativo visto che quest’anno ricorre il decimo anniversario della costituzione di industriAll, dalla fusione delle precedenti federazioni di settore. Oltra alla torta e alle candeline di rito, sono state proiettate le foto del Congresso costitutivo nelle quali si sono rivisti i protagonisti di quegli anni e di quell’evento.
Per ulteriori approfondimenti merito delle posizioni, rimandiamo ai documenti richiamati nella traduzione italiana a nostra cura.
di Lillo Oceano, responsabile Dipartimento Internazionale della Filctem Cgil
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