Positivo l’annuncio della ripresa della produzione dal 21 febbraio alla Coopbox di Ferrandina, ma restano vigili sulle future decisioni del Gruppo Happy in merito agli investimenti e al mantenimento dei livelli occupazionali nella fabbrica lucana.

Coopbox (MT), Cherubini (Filctem Cgil): “Segnali positivi, ma restiamo vigili”

“Le notizie che ci giungono dal ‘tavolo istituzionale’ per l’azienda Coopbox, tra il gruppo Happy, istituzioni regionali Basilicata e organizzazioni sindacali ci spingono ad esprimere un cauto ottimismo. L’appello rivolto alle istituzioni, il loro interessamento e la lotta e la determinazione dei lavoratori di Ferrandina supportata dai loro colleghi di Bibbiano cominciano a dare i loro frutti, l’annunciata ripresa dell’attività lavorativa nello stabilimento di Matera è un primo segnale positivo”. Così Ugo Cherubini, segretario nazionale della Filctem Cgil, sulle novità riguardanti la vertenza del sito produttivo lucano della Coopbox.

“Ora -ha proseguito Cherubini - si deve trovare una soluzione definitiva che permetta il mantenimento della produzione di questi stabilimenti, ed è per questo che rinnoviamo e sollecitiamo comunque la convocazione al ministero dello Sviluppo Economico”.

“Oggi si è compiuto un primo piccolo importante passo per garantire un futuro a quelle famiglie e a un intero territorio”: ha concluso Cherubini.

I sindacati del territorio:

“La ripresa della produzione è un avanzamento significativo rispetto alla rigidità evidenziata in un primo momento dall’azienda. Un risultato reso possibile - spiegano le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil e di Filctem, Femca e Uiltec - dalla tenace lotta dei lavoratori e dalla positiva convergenza istituzionale che si è determinata con il tavolo di oggi al dipartimento attività produttive. La disponibilità della Regione a sostenere gli investimenti della Coopbox con le misure previste per la Valbasento va nella direzione fin da subito auspicata unitariamente dalle organizzazioni sindacali. Da parte nostra abbiamo ribadito al tavolo che esistono tutte le condizioni finanziarie e di mercato per un pronto e strutturale rilancio della fabbrica materana e per la difesa dei posti di lavoro in un’area martoriata dalla disoccupazione. Questa vertenza ha riacceso in modo prepotente i riflettori sulla Valbasento, ora bisogna passare dalle parole ai fatti accelerando sugli investimenti e sulle bonifiche dei siti dismessi per restituire un futuro a una terra che ha pagato un duro prezzo alle scelte sbagliate del passato”.

Dichiarazione Cherubini > Comunicato sindacati territoriali >

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