Il 6 luglio si è svolto l’incontro tra le organizzazioni sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la società Eni Versalis per la presentazione del Piano Industriale 2022-2025.
Il Piano illustrato è apparso privo di elementi di prospettiva – spiegano le segreterie nazionali dei tre sindacati in un comunicato - rilevando solamente lo stato attuale degli assetti dei diversi siti in cui opera Versalis ed evidenziando pertanto uno scenario incerto sia del settore sia della società in termini di visione strategica.
L’Unica nota positiva nella strategia di Eni Versalis – prosegue la nota sindacale - è che si punta alla specializzazione produttiva nell’ottica dei processi di sostenibilità ambientale. Pertanto, riteniamo importanti (ancorché legittimi) i progetti che guardano al futuro attraverso una visione del modello di sviluppo diverso dall’attuale: diversificazione e specializzazione e orientamento alla circolarità e al riciclo dei prodotti sono assi portanti che condividiamo. Ma manca nel Piano una visione complessiva delle produzioni della chimica di base, in particolar modo delle produzioni di Poliolefine (polietilene e polipropilene) fondamentali per alimentare a valle tutta la filiera produttiva che costituisce una parte importante del nostro sistema industriale.
Questa mancanza di prospettiva, in un contesto di forti processi di trasformazione costituisce un elemento di preoccupazione per l’evoluzione del settore, che potrebbe determinare, nei fragili equilibri di un sistema produttivo estremamente interconnesso, criticità gravi per un sistema che viene alimentato dalla chimica di base. Per queste ragioni consideriamo insoddisfacente l’incontro odierno, per cui riteniamo opportuno e urgente un incontro con il Governo affinché possa assumersi la responsabilità di definire una politica industriale che indirizzi il futuro della chimica di base nel nostro Paese.
