Nel pomeriggio di ieri, 17 ottobre, un giovane operaio di 27 anni ha perso la vita mentre lavorava per una ditta in appalto su un traliccio dell’alta tensione di Terna. L’incidente si è verificato a Ponte Caffaro di Bagolino in provincia di Brescia.
“Ci asteniamo da ogni commento in attesa di conoscere ufficialmente l’esatta causa e la dinamica del grave incidente sul lavoro, ed esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore manifestando tutto il nostro cordoglio” scrivono le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil in una nota.
“Riteniamo – prosegue la nota - comunque di fare una prima constatazione. In un trend degli infortuni, particolarmente gravi, in diminuzione negli ultimi anni, come analizzato recentemente durante i lavori del Comitato Bilaterale Salute Sicurezza e Ambiente di Terna, l’andamento del numero degli infortuni tra il personale delle imprese in appalto registra un dato da attenzionare, oltre a constatare che già lo scorso anno si era verificato un altro infortunio mortale. Nonostante le varie iniziative di sensibilizzazione sulla sicurezza, è necessario da parte di Terna la massima attenzione affinché anche nelle imprese in appalto siano effettivamente applicati gli stessi standard di qualità e sicurezza, anche attraverso un più continuo coinvolgimento degli RLSA di Terna con gli RLS delle ditte appaltatrici”.
“La sicurezza sul lavoro non è ‘gratuita’ ed ha bisogno di investimenti, formazione, sistemi di protezione, controlli, qualificazione delle imprese che lavorano per Terna, pene e sanzioni per le imprese che non rispettano le normative sulla sicurezza. Non ci dovrà essere una ‘prossima volta e per questo chiediamo a Terna di mettere in campo tutte le iniziative, anche con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, con risorse normative ed investimenti per impedire ogni tipo di incidente, sia del proprio personale che di quello esterno”: Filctem, Flaei, Uiltec.