La Commissione Europea aveva annunciato che oltre al “Clean Industrial Deal” saranno presentate diverse iniziative per sostenere altrettanti settori industriali particolarmente impattati dalla policrisi che sta investendo l’industria europea. Tra queste iniziative è previsto uno specifico “Chemical Industry Package”, per sostenere il settore chimico, definito dal Vicepresidente della Commissione Stéphane Séjourné, “l’industria delle industrie”.
Per contribuire a definire le misure da inserire in questo pacchetto, la cui presentazione è prevista entro il 2025, si è tenuta ieri a Bruxelles la riunione del Dialogo Strategico di Alto Livello sul Chemical Industry Package, sotto la guida dello stesso Vicepresidente dell’UE Stéphane Séjourné e della Commissaria per l’Ambiente Jessika Roswall. L’evento ha visto la partecipazione di un’ampia rappresentanza di stakeholder, tra i quali i rappresentanti di industriAll Europe e della CES, CEO del settore chimico, il CEFIC, organizzazioni non governative e accademici, tutti riuniti per delineare il futuro dell’industria chimica europea.
L’importanza strategica del settore chimico europeo è indiscutibile: alimenta praticamente tutte le catene del valore, tra queste anche la produzione alimentare, la sanità, l’edilizia e i trasporti. Con 1,2 milioni di posti di lavoro diretti distribuiti tra circa 96.000 aziende in tutta l’Unione, rappresenta uno dei comparti industriali più rilevanti del continente. Nonostante il suo primato in termini di sicurezza a livello mondiale, garantito da un quadro normativo rigoroso, il settore ha recentemente dovuto navigare attraverso politiche spesso sovrapposte e talvolta contraddittorie.
La crisi energetica ha colpito con particolare durezza questa industria ad alta intensità energetica, compromettendone significativamente la competitività. Le conseguenze sono state drammatiche: un’ondata crescente di ristrutturazioni e chiusure di stabilimenti, che minaccia seriamente l’occupazione e il tessuto industriale europeo nel suo complesso.
Il dialogo ha esplorato il futuro del quadro normativo REACH e la nuova strategia pianificata per le sostanze chimiche (richiesta sollecitata anche da otto paesi, tra cui Italia e Francia, con uno specifico non paper che potete trovare qui) Il Clean Industrial Deal definisce un framework generale che ha come obiettivo assicurare un equilibrio rinnovato tra prosperità economica, tutela ambientale e salvaguardia dell’occupazione. Secondo il sindacato bisognerà vigilare affinché le misure concrete che saranno implementate siano idonee a contrastare la de-industrializzazione e difendere posti di lavoro di qualità.
Al Dialogo Strategico di Alto Livello, industriAll Europe - rappresentata dal Presidente Michael Vassiliadis - ha illustrato le priorità della federazione dei lavoratori dell’industria europea.
IndustriAll Europe tra le priorità presentate al tavolo, sostiene fermamente il mantenimento dell'industria chimica in Europa, con particolare attenzione alla preservazione di posti di lavoro di qualità e all'introduzione di condizionalità sociali per il sostegno pubblico. IndustriAll difende il regolamento REACH, opponendosi a deroghe agli attuali percorsi di autorizzazione e restrizione, e insistendo sul mantenimento dell'obiettivo di sostituzione delle sostanze pericolose. Sul fronte energetico, l'organizzazione chiede un piano a lungo termine con soluzioni strutturali per ridurre i costi, in particolare attraverso il disaccoppiamento dei prezzi dell'elettricità da quelli del gas naturale. Infine, IndustriAll appoggia la proposta di una Legge sulle sostanze chimiche critiche, promossa dalla delegazione francese al Consiglio UE, finalizzata a ridurre la dipendenza estera e garantire la produzione di componenti chiave, creando al contempo posti di lavoro di alta qualità e incentivando la riqualificazione dei dipendenti per sviluppare competenze legate alla transizione ecologica.
L'industria chimica è di importanza centrale per l'Europa non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello della sicurezza e della resilienza. Il dialogo deve quindi continuare, in un quadro più ampio e strategico. Per questo motivo, industriAll Europe chiede un Vertice europeo sulla chimica, atteso da tempo. Come per l'industria siderurgica e automobilistica, dobbiamo garantire un piano industriale europeo proattivo per l'industria chimica e farmaceutica, con al centro gli investimenti in buoni posti di lavoro nell'industria.
Come Filctem-Cgil seguiamo ovviamente da vicino questo ed altri file del settore chimico e contribuiamo, nel merito, sia alla definizione delle posizioni di industriAll Europe, sia condividendo specifiche posizioni congiunte con organizzazioni sindacali di altri Paesi
Comunicato > "Non peaper" deglio 8 Paesi europei sulla Chimica sottoscritto lo scorso 11 marzo >
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