Comunicato stampa congiunto di IndustriAll Europe e EPSU (Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici)
Dopo nove mesi di negoziati tra le parti sociali dell'UE nel settore del gas, l'organizzazione dei datori di lavoro, Eurogas, non è riuscita a adottare l'Accordo di Giusta Transizione raggiunto dalle delegazioni dei datori di lavoro e dei sindacati, che avrebbe garantito una Giusta Transizione per i lavoratori del gas che si trovano ad affrontare la massiccia trasformazione in corso. L'accordo mirava a garantire che le aziende sviluppassero piani di giusta transizione per anticipare l'impatto della trasformazione sui posti di lavoro e sulle competenze, fornire formazione di qualità e transizioni da un posto di lavoro all'altro, con il coinvolgimento dei lavoratori e dei sindacati.
IndustriAll Europe e EPSU si rammaricano fortemente del fatto che la buona fede con cui hanno negoziato per nove mesi non sia stata pienamente ricambiata dai datori di lavoro del settore del gas dell'Unione europea. È un duro colpo per il dialogo sociale settoriale e per il dialogo sociale europeo. E soprattutto, si tratta di una grave battuta d'arresto per il raggiungimento di una transizione equa e giusta per prevenire il cambiamento climatico.
Nonostante gli sforzi dei sindacati per garantire una transizione equa e giusta per i lavoratori del settore del gas, le organizzazioni nazionali dei datori di lavoro e le aziende continuano a ignorare la portata del cambiamento in atto e ad anteporre il profitto alle persone e al pianeta. Dietro le dichiarazioni positive che i datori di lavoro del settore del gas fanno in pubblico, c'è la riluttanza a compiere passi concreti che spianerebbero la strada a una transizione equa. È molto deludente che, dopo nove mesi di negoziati, le loro parole non siano altro che greenwashing.
Non è la prima volta che le associazioni datoriali a livello europeo non riescono a impegnarsi in un dialogo sociale costruttivo per organizzare un futuro equo per i lavoratori. Dopo la recente mancata adozione da parte di Business Europe dell'accordo intersettoriale delle parti sociali sul telelavoro, sta emergendo una tendenza preoccupante in cui i datori di lavoro cercano di minare il dialogo sociale a livello europeo, impegnandosi in discussioni che hanno il solo scopo di rinviare e ostacolare la regolamentazione comunitaria. Le organizzazioni dei datori di lavoro sono ostacolate dalle azioni di alcune aziende che continuano a privilegiare gli interessi limitati della classe imprenditoriale rispetto al benessere dei lavoratori e della società. Ciò dimostra ulteriormente la necessità di un quadro normativo europeo sulla transizione giusta.
Le federazioni sindacali EPSU e IndustriAll Europe chiedono alla Presidenza belga e alla Commissione europea di presentare senza ulteriori indugi una proposta di direttiva sulla transizione giusta. IndustriAll Europe e EPSU rifletteranno ulteriormente sulle ripercussioni, in particolare sul futuro del dialogo sociale, e decideranno le misure da adottare a livello europeo e nazionale. Rimangono al tavolo dei negoziati e si impegneranno con tutti i datori di lavoro seri che riconoscono che garantire una giusta transizione è l'unica strada per attrarre e mantenere una forza lavoro fondamentale nel settore del gas.