“Ci sono voluti molti mesi, dopo l’insediamento del nuovo vertice aziendale, per aprire il tavolo negoziale con Enel utile a riprendere le tante questioni che il Sindacato denuncia da tempo”. Così una nota sindacale di Filctem, Flaei, Uiltec
Il ruolo di Enel
“Da un’Azienda leader del settore – prosegue la nota -, che ha sempre fatto vanto di relazioni industriali di alto profilo culminate con la sottoscrizione dello storico accordo denominato “Statuto della Persona”, non è ammissibile un comportamento come quello che stiamo registrando in questi mesi. Più che una Azienda orientata al futuro, ci pare di assistere ad un dietrofront su molti aspetti, con prospettive di assoluta retroguardia”.
Strategie
“Enel – si legge -, fino a pochi mesi fa, faceva scuola in termini di accordi aziendali; accordi spesso presi a riferimento anche da altre società concorrenti e non, mentre adesso sembra arretrare culturalmente, proponendo obiettivi non accettabili. Affermiamo “sembra” perché ufficialmente poco ha esternato in questi mesi, circa i fini che intende porsi. Invece, quello che Lavoratrici e Lavoratori stanno registrando, è che Enel intende rivestire un ruolo centrale nello scacchiere nazionale ed internazionale, relativamente agli impegni legati alla Transizione energetica, attraverso tagli con il solo e dichiarato obiettivo di fare cassa nel breve periodo. Noi siamo convinti che Enel debba concentrarsi sulla creazione di valore ed essere pronta a giocare un ruolo da protagonista assoluta.
Operare maniacalmente sul bilancio (condivisibile la volontà di ridurre il debito prodotto da una gestione non troppo attenta) senza mantenere una visione aperta sulla strategia di crescita, non va bene e lo affermiamo convintamente. Enel sembra una Azienda che sta ripiegando su se stessa ogni giorno di più”.
Le proposte dei sindacati
“Servono organici adeguati, serve preparare i lavoratori ad avere competenze più alte per gestire al meglio gli appuntamenti futuri, serve quindi tanta formazione, così come va messo a disposizione dei propri dipendenti un sistema di welfare aziendale capace di trattenere e catturare i migliori talenti.
Enel deve prendere atto che le ultime riorganizzazioni, non hanno prodotto alcun effetto positivo, deve prendere atto che il personale presente è assolutamente insufficiente a gestire l’attuale momento e, soprattutto, gestire i rilevanti impegni futuri”.
I prossimi incontri e il futuro
“Dopo la nostra ferma presa di posizione, l’Azienda ha finalmente deciso di tornare al tavolo e spiegare, ambito per ambito, quali saranno le scelte che, secondo l’attuale gruppo dirigente, dovranno essere messe in campo nei prossimi mesi ed anni. Secondo la sua stessa dichiarazione, questo avverrà mantenendo a riferimento concreto e valoriale lo Statuto della Persona.
Va da sé che non ci aspettiamo solo chiarimenti di media portata: il Sindacato pretende di conoscere con precisione e certezza le volontà aziendali e intende giocare un ruolo primario nella definizione delle soluzioni.
Le aspettative e le richieste sindacali sono chiare, come più volte espresse in questi mesi: vogliamo uscire da questo periodo di forte tensione e dopo un confronto sulle varie aree aziendali (Produzione, Distribuzione, Mercato, ecc.), evitando di chiedere ulteriori sacrifici ai Lavoratori (al contrario di quanto previsto dal Piano industriale che strizza l’occhio al mondo finanziario e ipotizza di contrarre trattamenti e limitare le flessibilità ai lavoratori).
Nei prossimi giorni saranno calendarizzate diverse riunioni (al più presto comunicheremo le date) utili a capire le reali scelte aziendali e se c’è la volontà di creare disagi alla parte sana di questa Azienda: i Lavoratori e le Lavoratrici che hanno messo in campo ogni passione per portare risultati importanti ad azienda e clientela. Mentre i Manager “sbagliavano”, i Lavoratori hanno fatto la loro parte e… anche di più. Il Sindacato, dopo l’attivo unitario, si sente forte ed è pronto ad ogni scenario. Speriamo solo di trovare davanti a noi una Azienda moderna che guarda alla luna e non al dito”: conclude la nota.
Comunicato Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil >
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